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mercoledì 15 novembre 2017

Il Grande Oriente d'Italia da Milano: «Fra trecento anni ci saremo ancora». Intanto i Fratelli Rizzo e Signorello, gli Assessori di Castelvetrano, sono prosciolti da ogni accusa. Ma la stampa non lo dirà


A Milano si è anche presentata l'attività degli Asili Notturni

La tornata a logge riunite della Lombardia tenutosi qualche giorno fa a Milano è stata anche l’occasione per tornare sulle ‘persecuzioni’ della Commissione Antimafia e sulle fake news alimentate da carta informazione (argomento che sarà a sua volta oggetto di un seminario con Alessandro Cecchi Paone). Sulla condotta antidemocratica ed illiberale di Rosy Bindi è intervenuto tra gli altri il presidente del Collegio Circoscrizionale dei MMVV della Lombardia. «Citando Claudio Bonvecchio, siamo gli autentici aristocratici del pensiero.  E cresciamo perché abbiamo un progetto che non teme il tempo. Per questo ci attaccano, ci denigrano. Abbiamo subito inchieste giudiziarie che si sono rivelate di cartapesta. Vinceremo questa battaglia. Fra trecento anni ci saremo ancora. Ma degli uomini che ci vogliono male non ci sarà più nessuno e la memoria dell’uomo non ne conserverà traccia».
Quintino Paola: «L’Amministrazione comunale di Castelvetrano venne sciolta per infiltrazioni mafiose e 14 amministratori pubblici dichiarati ineleggibili, impresentabili. Tra loro anche due nostri Fratelli: gli assessori Giuseppe Rizzo e Mimmo Signorello. La loro grave colpa: essere Massoni. Ma il Tribunale di Marsala li ha prosciolti da ogni accusa. Ora sono di nuovo eleggibili, presentabili. Appartenere al Goi non è reato. Gli elenchi, ha detto recentemente un magistrato parlando qui da voi, a Milano, non si sequestrano a nessuno. Perché, come diceva Giovanni Falcone, il sospetto è l’anticamera della calunnia».
«Mi piace la guerra in trincea», ha concluso il GM Stefano Bisi, «e la faccio come la fece mio nonno Pietro a Vittorio Veneto esattamente 100 anni fa. Allora c’era il sogno risorgimentale, oggi c’è il sogno della nostra dignità di Liberi Muratori. Io non tremo».

Fonte: GOI